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A quel Santo di nome Valentino abbiamo mollato il peso di tutti i cuori-“fluffosi” che sono disseminati nei negozi e che escono fuori ovunque anche al supermercato, persino se sposti le confezioni di carta igienica.

Per fortuna lui è Santo e sopporta cuori, peluche e palloncini nei ristoranti, tra i quali ci si fa strada come tra le mangrovie nella giungla.

Valentino nel suo giorno è omertoso. Fa finta che non esistano cuori spezzati, a metà, in ricostruzione, con i punti di sutura ancora freschi, cicatrici e cheloidi in vista. È il giorno del negazionismo dei cuori spezzati.

Si dice che le feste comandate siano una cavolata, che l’amore, le mamme, i papà vadano festeggiati ogni giorno. È vero. Però a volte certe date, certi Santi che si sono presi quelle ventiquattro ore di gloria nel nostro calendario, mentre guardiamo cuori-fluffosi che sbucano ovunque, possono farci riflettere. E un giorno come il 14 Febbraio potrebbe diventare un pretesto per pensare a forme di amore non scontate ma altrettanto giuste.

Ad esempio l’amore di un animale, quello che ti dà un canetto che ti aspetta impaziente o che hai adottato.

Un bambino che ti salta in braccio felice chiedendoti di cucinargli dei biscotti anche se non è tuo figlio.

Qualcuno che ti cucina il tuo piatto preferito in una giornata stortissima.

Qualcuno che ti dedica del tempo che non ha in abbondanza.

Qualcun altro che ti chiede per primo “come stai, ti vanno due spritz?” anche se sa che non hai voglia di parlare.

Qualcuno che ti fa ridere quando hai la Luna Nera e ti riaccende gli occhi.

Anche qualcuno che ti aiuta o ti supporta, è una forma d’amore, visto che l’aiuto spontaneo sembra essere ormai un lusso.

L’amore non è solo il sentimento che unisce due persone in-quel-senso-lì che intendiamo tutti, sentimentalmente parlando. Ma è bene pensare a-quell’-altro-senso-là.

Amore è rendere per un attimo felice qualcuno anche senza essere innamorati.

Visto che siamo sempre più “spaiati”, come ci definirebbe Ester Viola, soprattutto mentalmente, e a volte le nostre emozioni si sentono sfilacciate e stanche come il pulled pork cotto almeno dodici ore a fuoco lento, le forme di amore alternative sono quelle che si prendono cura di noi senza che ce ne accorgiamo, proprio perché non ce le aspettiamo e non le pretendiamo.

Il 14 Febbraio non è importante, però lo è credere nell’amore, in tutte le sue dimostrazioni anche piccole piccole.

C’è bisogno di sentire-positivo, nonostante tutto quello che ci capita. Ed essere gentili per il solo fatto di esserlo, che ognuno ha i propri cavoli dentro la testa e tu non puoi saperlo.

E l’amore, anche quello senza cuori-fluffosi, tocca lasciarlo libero di esprimersi, che sia quello in-quel-senso-lì o quello in-quell’-altro-senso-là, cioè quello spontaneo e leggero di chi ti cucina il tuo piatto preferito in quella giornata grigia e neanche sa quanto ti rende felice, molto più che se qualcuno ti regalasse un cuore-fluffoso preconfezionato.

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