Devo ancora scegliere se preferisco le albe o i tramonti. Allora, continuo a guardare entrambi, in modo da avere più esempi per poter decidere.
C’è chi non punterebbe mai la sveglia per vedere l’alba o non aspetterebbe mai la notte fonda per vedere le stelle cadenti ma ognuno fa quello che vuole. Io lo faccio.
E poi ognuno di noi ha i propri modi per “ripristinarsi”.
Sì perché a volte sentiamo la necessità di attivare la modalità di ripristino. Come quando il nostro computer “si arresta per un evento imprevisto” e non si riaccende più. Quella schermata blu acceso ci sta comunicando che se non lo riuscirai a ripristinare il tuo pc te lo potrai scordare. In quel momento tremiamo e casomai inveiamo contro il pc. E così funzioniamo noi. A volte andiamo in tilt. A differenza del nostro computer noi, però, non abbiamo la libertà di spegnerci. Dobbiamo continuare ad alzarci, lavorare producendo sempre lo stesso e anche di più, dimostrando sempre qualcosa, rispondendo con il sorriso a tutti sempre e comunque come se fossi una professionalissima hostess, gestire la casa, la famiglia, i figli chi ce li ha, coltivare gli amici, gestire i pagamenti e tutto il resto, perché non puoi metterti in pausa nè puoi-o-vuoi-scaricare-i-tuoi-problemi-sugli-altri.
Anche perchè le preoccupazioni, almeno per me, buttandole addosso al prossimo, non svaniscono. Anzi, si gonfiano come i palloncini ad elio e spiccano il volo verso chissà che lidi della nostra testa.
E poi quando sei in tilt agitarsi è peggio. Risolvere i problemi da agitati è praticamente impossibile.
Quindi poi ognuno ha il proprio modo di ripristinarsi o anche più di uno. Spesso il modo più efficace per noi stessi non lo conosce nessuno oltre a noi. È per quello che quando ci consigliano “fai quello o fai quell’altro”, sappiamo che non cambieremo idea rispetto a quello che già avevamo in mente perché ognuno già sa.
C’è chi va allo stadio con gli amici, c’è chi ordina il cinese guardando una serie tv, chi prende un aereo a caso, chi va a fare shopping, ci sono mille modi diversi per tentare il “tentativo di ripristino”.
Ognuno si ripristina a modo suo, c’è anche chi ha una procedura collaudata. Come la procedura di emergenza in caso di incendio.
Io a volte prendo la A24 verso uno dei miei posti preferiti, sull’Altopiano delle Rocche, magari canto in macchina mentre mi rendo conto che finalmente sto ascoltando bene i testi delle canzoni mentre concepisco idee creative per risolvere dei problemi che fino a quel momento erano per me dilemmi irrisolvibili e già sono già felice sperando che non mi sfuggano nel tempo di attraversamento di una galleria.
All’arrivo respiro l’aria che sa di legna che è per me come quando fanno respirare i sali a qualcuno che è svenuto. Poi posso inventarmi qualsiasi passeggiata, sciata, o gita nel mio altopiano preferito ma il collaudo di cui sopra prevede anche sempre una cena nella quale c’è una dose minima di carboidrati, zucchero e alcol, che tanto fa freddo…
In questa procedura c’è una cosa fondamentale che è dire buongiorno, buonasera e grazie, sempre. Parlare con le persone gentili e anche quelle che sembrano un po’ burbere. Parlare anche e soprattutto con quelle che non conosci, ricordarle e farsi ricordare. Promettere a qualcuno che la/lo andrai a trovare appena nevicherà (cioè tra pochi giorni) e mantenerlo. È un po’ come interessarsi al prossimo senza nessun doppio fine. In questo frangente sta una gran parte del ripristino. Ci si fa del bene a vicenda e nessuno dei due interlocutori in quel momento lo sa.
L’età ti fa apprezzare meglio tutto, soprattutto le cose più minuscole che forse vedi solo tu. Anche la tranquillità di uno dei tuoi posti del cuore, nel quale una volta quando era estate dopo un po’ di giorni sbuffavi mentre i tuoi amici erano al mare e ti portavi il dizionario di greco per fare le versioni a fine Agosto. Mentre ora apprezzi quella tranquillità che dove vivi tutti i giorni, intendo dire la tua città ma anche quello spazio della dimensione di pochi pollici che è il tuo caotico pc del lavoro pieno di mail, chat e riunioni a catena, non è pensabile se non staccando la corrente a tutti.
Ok, il ripristino non è per sempre, però, nella maggior parte dei casi serve per riaccendere il pc ed almeno fare un back up. Del pc e della tua testa. Per guadagnare qualche metro di spazio vitale che sia comodo-per-te, con le idee più chiare o almeno con la luce di nuovo accesa, in vista della prossima settimana di caos, spesso non solo lavorativo.