
L’allenamento per donne perfette è un allenamento che ci offre la natura.
Se è vero che l’allenamento ed il sacrificio sono fondamentali per raggiungere qualsiasi traguardo, l’allenamento di una donna inizia in media intorno ai tredici anni. Non si tratta di un reclutamento per un torneo di pallavolo o per una maratona. Si tratta del ciclo. Mentre possiamo scegliere quando iniziare ad allenarci per fare una corsa e riuscire ad arrivare in fondo al percorso, non possiamo certo scegliere quando iniziamo ad avere il ciclo.
Caro amico ciclo, con te impariamo a convivere con qualcosa che succede perché succede, senza se e senza ma, e che devi gestire e sopportare anche quando non ti va.
E non per scadere nella banalità ma la vita, in generale, per quanto tu la possa condurre in una direzione o in un’altra, succede perché succede, senza se e senza ma, e la devi gestire anche quando non ti va.
Non vorresti avere il ciclo il giorno in cui avevi programmato di andare al mare. Non vorresti avere il ciclo quando devi lavorare e ti reggi in piedi per miracolo, con due di pressione e i crampi al basso ventre mentre sei stipata come una sardina in metropolitana con solo posti in piedi. E nessuno ti dirà “Signorina, ha il ciclo, vuole sedersi?” No. Il mantra è ho il ciclo ma ce la devo fare. E soprattutto me lo devo tenere. Lui, insieme ad un pacchetto completo che comprende il tuo mal di testa o mal di pancia o un umore del cavolo o tutti e tre. Non puoi certo rimandare il lavoro, la scuola e la vita di tutti i giorni perché hai il ciclo e quindi non ti va. Certo, preferiresti stare a letto! Mica sei scema. Ma anche rantolando, ci vai. Anche perché sei una donna!
Impariamo così a conviverci, a sbuffare e guardarci allo specchio sentendoci disordinate e sfatte, poi poco dopo a rimboccarci le maniche per fare quello che dobbiamo fare e anche quello che vogliamo fare ovviamente, oltre a gestire sbalzi di umore degni di un film horror. Soprattutto però, ci alleniamo ad andarci bene così.
Forse la vera svolta è proprio quando capiamo di dover accettare che siamo così e basta. Ci alleniamo con un po’ di sacrificio ogni mese per tutti i mesi. Ci fortifichiamo fisicamente e mentalmente.
L’allenamento dell’essere donna nasce anche da qui. E non vorrei ricadere in stupidi luoghi comuni dicendo che le donne siano superiori, inferiori o altro rispetto agli uomini. Se vogliamo metterla così, però, sono più allenate.
Non è un caso se il monologo di Geppi Cucciari sulle fasi del ciclo femminile si intitola “Perfetta”. Forse proprio perché pur non essendo perfette, ci accettiamo così come siamo, con la nostra altalena di umori e di voglia di cioccolato e schifezze. Ed è così che diventiamo, appunto, perfette. Accettandoci.
Ecco cosa servirebbe, ai nostri amati uomini. Di provare l’allenamento per donne perfette. Qualche mese in prova con un ciclo in prestito, per fargli provare l’emozione di diventare anche loro “Perfetti” oppure solo per capire un po’ meglio noi.
Noi, che oggi mi sento proprio di dirlo ancora, forte e chiaro, siamo così faticosamente…non perfettamente perfette.