
Educazione.
Qualcuno ha mai ricercato l’etimologia di questa parola? Dal sito Treccani: educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione del comportamento, come trasmissione e acquisizione di elementi culturali, estetici, morali […] (http://www.treccani.it/vocabolario/educazione/)
Da quanto si legge, per definizione l’educazione implica anche un affinamento della sensibilità, una correzione del comportamento…
…Ma davvero ci sentiamo così educati?
Guardandoci intorno sembra invece che siamo…
Tutti bravi ad avere ragione e a capire le situazioni.
Tutti saggi quando sentenziamo qualcosa che deduciamo avendolo sentito poco prima in televisione.
Tutti professori quando vogliamo insegnare qualcosa a chi ci sta accanto.
Tutti convinti che noi abbiamo ragione e…voi…no! Semplice.
Telefoni senza fili quando ripetiamo fieri “a pappagallo” quello che abbiamo sentito alla radio o al telegiornale o in una fake news qualsiasi. Sarà proprio così che diventano fake, molte news.
Voci stridule e stonate come tante quando riferiamo preoccupati che un amico ci ha detto che una collega gli ha detto che…
Tutti studiosi…quando non verifichiamo le fonti.
Tutti i migliori però…a lamentarsi.
In pochi cercano di contare fino a dieci prima di parlare.
In pochissimi pensano alle conseguenze delle azioni o semplicemente delle loro parole.
In pochi cercano di non giudicare.
Altrettanto pochi realizzano che per comprendere veramente una situazione, ci devi passare.
Altrimenti, faresti meglio a stare zitto o zitta.
E anche questi pochi prima o poi ci cascano. Non siamo certo santi o saggi. Però potremmo allenarci ad essere più educati.
Anche perchè poi, tanti, tutti o pochi, bravi o saggi, poco conta, in conclusione il punto è…che la comunicazione rischia di funzionare proprio male se nessuno ci pensa un po’, prima di dare fiato alla propria voce.
E allora ecco perchè dovremmo contare fino a dieci e morderci la lingua. Anche quella sarebbe educazione. Oppure no ma potrebbe essere un buon esercizio, pensarci comunque un po’. Un buon inizio potrebbe essere contare fino a dieci e impegnarsi per comunicare meglio e più chiaramente. Comportarsi in maniera un po’ più educata per se stessi e per gli altri e non solo comportarsi o parlare per coccolare il proprio ego.
Basterebbe così poco, no? Poche regole di comunicazione semplici per il vivere bene insieme, un po’ di attenzione e cura a certi dettagli, in casa e fuori. Probabilmente si parla solo di Educazione, di affinare la sensibilità e modulare certi comportamenti. Lo dicono anche fonti autorevoli.
E sì, mordersi la lingua e contare fino a dieci prima di aprire bocca.
Un accorgimento da tramandare per far stare meglio il prossimo, e da diffondere pure senza sconti.
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